Fratres, a Castelfiorentino s’infrange il sogno per la promozione diretta in D

Trasferta amara per il Fratres Perignano in quel di Castelfiorentino. Sconfitta per due a uno e riposti definitivamente i sogni di gloria per una promozione diretta in serie D. 

Al 7’ minuto di gara, è Rosi per i padroni di casa a sparare alto, servito da Ferretti

Poco più tardi, è proprio Ferretti, a non intercettare in scivolata il cross teso di Nidiaci. 

Il Fratres Perignano, incassa gli attacchi e prova a reagire con il destro troppo debole di Sciapi, trattenuto in due tempi da Lupi. 

Al 22’ Ferretti inventa di nuovo per Rosi, che ancora una volta però manca clamorosamente l’aggancio vincente. 

Castelfiorentino propositivo. Alla mezz’ora è  Borghini per gli ospiti, ad intervenire sulla conclusione da fuori di Ficarra. 

Al 27’ per il Fratres, si libera bene Campo alla bandierina e crossa in mezzo per Kthella. Colpo di testa pericoloso che sfila di non troppo sul fondo. 

In conclusione di primo tempo, pericolosa la punizione dal limite di Ficarra che vola però oltre lo specchio della porta. 

Nei primi quindici minuti della ripresa succede di tutto. 

Al 48’ il Castelfiorentino ha l’opportunità di andare in vantaggio. Contatto in area tra Rosi e Carani, il direttore di gara indica il dischetto. Dagli undici metri è Ferretti a spiazzare Borghini. 

Passano appena sei minuti e i gli ospiti riescono a pareggiare i conti grazie al secondo calcio di rigore di giornata. 

Fallo su Sciapi, che si presenta a tu per tu con Lupi. 

Destro intercettato che si infila però in rete. 

La gioia per il pareggio conquistato dalla truppa di Dal Bo’, dura soltanto cinque giri di orologio. 

Al 59’ Nidiaci raccoglie l’appoggio di Ballerini, e la infila alle spalle di Borghini. 

Girandola di cambi per gli ospiti che provano l’assalto alla metà campo avversaria. 

Al 64’, dagli sviluppi di un calcio di punizione, Kthella colpisce soltanto la traversa con la palla che si infrange sulla linea di porta e va fuori. 

Poco più tardi prima Lupi e poi Marghi intervengono miracolosamente con mano e testa sulle conclusioni di Sciapi prima e Di Paola dopo. 

Sul finale, prova Pennini dalla destra ad imboccare Di Paola ma la conclusione di testa è poco precisa e scivola sul fondo.